Antonio Lombardi (1898-1950) fu un filosofo che scelse la "porta stretta" della santità ordinaria. Nella sua azione e nelle sue opere fu profeta di quella impostazione che la Chiesa del Concilio Vaticano II chiede ai laici.
48 pagine illustrate - 3,50 Euro
Riflessione di SEBASTIAN CIANCIO
“Oggi il mondo ha bisogno più di testimoni che di profeti - aveva detto
Paolo VI - e se ha bisogno di profeti, esige che siano anche testimoni”. Uomini
di Dio come i tanti laici che raggiunsero la perfezione cristiana, incarnando
nella propria esistenza la bellezza e la coerenza delle beatitudini,
rappresentano un dono autentico che Dio volge all’umanità perché essi, veri
“profeti” e “testimoni”, vivendo nell’intimità con il Signore, Lo rendono
ancora oggi presente in questo mondo tormentato e privo di speranza. In
prospettiva, merita un posto di rilievo nella storia Diocesana di Catanzaro,
l’indimenticabile figura di Antonio Lombardi.
Una breve vita la sua ma intensamente vissuta nel segno della croce e della
carità sociale. Una vita quella del filosofo Antonio Lombardi (1898-1950) che
la città di Catanzaro ha la necessità di conoscere e approfondire maggiormente.
E per cogliere le motivazioni del suo generoso impegno culturale, è
significativo quanto ci propone e descrive il giornalista pubblicista Luigi
Mariano Guzzo nel suo libro “Il Servo di Dio Antonio Lombardi – Profeta laico
del ventesimo secolo”, collana “Biografie Blu”, editrici Velar – Elledici
(2012). Nella ricostruzione etico-sociale, per altro pregevole, operata dal
giovane Guzzo, emerge la concezione filosofica che Antonio Lombardi promuoveva.
Quell’idea morale di uomini nati per la libertà ma smarriti nelle tenebre
dell’ignoranza. In particolare il Lombardi si avvide che la cultura del suo
tempo negava qualsiasi valore al trascendente, che si trattava di una cultura
tutta improntata al materialismo e all’esaltazione della potenza della tecnica.
Ciò suscitava discredito verso la fede e verso la Chiesa. Per tale ragione,
dopo la conversione ai precetti cattolici maturata intorno ai trent’anni e a
seguito di una grave malattia e della morte della giovane amata, egli aderisce
totalmente al vangelo di Cristo attraverso la sua testimonianza di fede e
l’impegno associativo nell’Azione Cattolica e nella FUCI . In chiave
filosofica, invece, intraprese la dura fatica del pensare allo scopo di
criticare, da una parte, gli atteggiamenti antimetafisici comuni a molti in
quel periodo e allo scopo, dall’altra, di mostrare all’uomo quale fosse la
verità ed il senso della sua esistenza. La testimonianza di Antonio Lombardi,
filosofo di Catanzaro, che scelse la “porta stretta” della santità ordinaria,
sta nella scoperta della luce in mezzo alle tenebre prima dell’indifferentismo
religioso e poi della malattia. Ed è in questa luce che riesce a intravedere il
volto di Dio che è Amore, il volto di Dio che è il volto degli ultimi, dei
miseri e degli emarginati. Antonio Lombardi seppe, come pochi, infondere
speranza, coniugare cultura, carità e santità in una terra difficile, “sismica”
non solo geologicamente , diffidente ma soprattutto povera di grandi esempi
virtuosi e laicali.
ANTONIO LOMBARDI: AUTORE DI VIVA COSCIENZA
Domenico Bilotti http://www.blogger.com/img/blank.gif
Nessun commento:
Posta un commento